La notizia è che una a una donna di 26 anni è stato impiantato l’utero e per la prima volta i dati relativi al trapianto che è avvenuto in Arabia Saudita presso l’ospedale King Fahad di Gedda sono stati pubblicati .
In effetti altri trapianti di utero sarebbero stati effettuati in passato. Circa 40 anni fa nello stesso Centro di Città del Capo dove venne eseguito il primo trapianto di cuore venne già eseguito un trapianto di utero, ma con pessimi risultati tanto che non furono posti all’attenzione della comunità scientifica internazionale attraverso la pubblicazione sulle riviste scientifiche. In effetti anche questo caso non si è risolto bene, nel senso che il trapianto ha resistito solo per 99 giorni, poi per sopravvenute complicanze tromboemboliche l’utero è stato riasportato. È stato ritenuto degno di pubblicazione perché tecnicamente riuscito dal punto di vista chirurgico e avrebbe risposto bene alla terapia con estrogeni e progesterone (comparsa di mestruazioni). Sembra che questo intervento abbia sollevato degli entusiasmi in alcuni illustri medici e certamente dal punto di vista chirurgico è un atto tecnico notevole che è stato possibile grazie all’affinamento delle tecniche microchirurgiche, ma sta di fatto che l’utero pur essendo un organo importantissimo per la sopravvivenza della specie non lo è per la sopravvivenza dell’individuo. Si è detto che potrebbe migliorare la qualità della vita… ma a quale prezzo? ed è vero miglioramento della qualità della vita avere le mestruazioni, sottoporsi a controlli medici continui e a terapia immunosoppressiva con farmaci che danneggerebbero il feto per cui l’unico motivo per il quale ha senso avere l’utero, procreare sarebbe di fatto impedito dalla imponente terapia a cui si deve sottoporre ogni trapiantato? E oltre a ciò anche quando si riuscisse, a superare il problema del rigetto si potrebbero aprire nuovi scenari eticamente sconcertanti… non trattandosi di organo vitale, molte disperate potrebbero vendere il loro utero ad altre poi potrebbe essere asportato contro la loro volontà… le stesse circostanze che hanno portato a questo “primo trapianto” non sembrano molto limpide si rimanda al proposito all’articolo pubblicato sul Corriere della Sera del 07/03/02.20/03/2002 Dott. Domenico Alfieri