Il Resonage è una nuova tecnologia per il trattamento dermoplastico non invasivo, atta a prevenire o ridurre i segni d’invecchiamento cutaneo. In particolare, il trattamento è finalizzato alla rimozione o consistente attenuazione di rughe ed inestetismi.
Il Resonage si pratica attraverso l’apparecchiatura del Resonax™
Il Resonax è una apparecchiatura di nuova concezione, che promuove una efficace biostimolazione, basata sul principio di funzionamento Resonage.
Diversamente da altre apparecchiature in commercio, che si limitano a produrre un semplice riscaldamento del tessuto, Resonax esercita la stimolazione cellulare profonda in modo del tutto peculiare, mantenendo bassa la temperatura del derma, ed evitando, pertanto i possibili inconvenienti che un aumento di temperatura può comportare alla cute. Come conseguenza visibile, viene riacquistato il turgore e l'elasticità proprie del tessuto più giovane.
Il principio di funzionamento si basa sulla biostimolazione dei tessuti connettivali, cutanei e sottocutanei promossa attraverso l’impiego di un opportuno spettro di corrente in radiofrequenza. Lo spettro di frequenze dell’energia trasmessa da Resonax, è tale da entrare in risonanza con i legami cellulari e proteici dei componenti della matrice extracellulare. Il Resonax è dotato di un sistema di monitoraggio computerizzato che continuamente, durante l’impiego, effettua il controllo dell’energia emessa e dei circuiti di sicurezza.
L’energia trasmessa in risonanza, agisce mantenendo quasi inalterata la temperatura del tessuto stesso. Questo è un elemento importante al fine di evitare la denaturazione della matrice proteica e il rischio di ustioni pericolose come potrebbero essere quelle prodotte da agenti fisici per esempio il laser o da agenti chimici (causticazione) per esempio l'acido tricloroacetico.
Non esiste nulla in commercio che sia assimilabile alla tecnica del Resonax anche se l'utilizzo della radiofrequenza potrebbe portare a pensare a delle analogie con la tecnica del thermage, ma in quest'ultimo caso le elevate temperature rendono difficilmente sopportabile il dolore e nonostante nell'apparecchiatura sia integrata una sorgente di raffreddamento cutaneo è indispensabile la presenza dell'anestesista.
L’azienda produttrice (Telea srl di Quinto Vicentino -VI) utilizza un sistema di generazione delle onde di radiofrequenza già utilizzate con successo nella realizzazione del bisturi a risonanza molecolare Vesalius™ e che rappresenta la prima vera innovazione negli strumenti da taglio dai tempi degli antichi Egizi. Questo bisturi infatti utilizza la dissociazione molecolare attraverso appunto dei quanti di energia per “separare” i tessuti e quindi a realizzare il taglio ad una temperatura decisamente più bassa che nell'elettrobisturi o nel Laser (42°C cioè la temperatura con cui generalmente ci facciamo la doccia).
Fin dai tempi più remoti di cui abbiamo notizia, per il taglio chirurgico si sono usati, la lama (ancora usatissimo in chirurgia estetica dove occorre eseguire un taglio molto preciso) e per la cauterizzazione (coagulazione dei piccoli vasi sanguigni che inevitabilmente vengono tagliati durante un intervento) il ferro rovente.
Nei tempi moderni si è usato l’elettrobisturi con il quale si sfrutta l’effetto termico dell’energia elettrica per tagliare e coagulare e ancor più recentemente il bisturi laser che invece sfrutta l’effetto termico questa volta generato dall’energia luminosa.
Con questo trattamento si possono ridurre le rughe del viso (guance, contorno occhi, fronte e collo) ed il rilassamento dei tessuti, ma si è visto che esercita una efficacissima azione antiinfiammatoria e antidolorifica, accelerando notevolmente, i processi di riparazione tissutale degli organi irradiati.
29/09/2005 Dott. Domenico Alfieri